Legittimo impedimento: le ragioni di un sì
Oggi una sentenza della Corte Costituzionale ha dato il via libera ai referendum sul nucleare, che la maggioranza di governo aveva cercato di fermare atttaverso il decreto Omnibus, mettendo una foglia di fico sulla costruzione di nuove centrali rimandandola sine die. Questo era il dispositivo referendario più temuto, non tanto per il quesito in sè, ma perchè era quello di maggior richiamo e più " sentito" dall'elettorato e quindi il quorum potrebbe essere raggiunto con maggiore facilità e trascinare con sè anche l'abrogazione del legittimo impedimento, vera spina nel fianco del Cavalier Patacca.
Una sberla sui referendum, dopo i ceffoni ricevuti alle amministrative metterebbe probabilmente la parola fine sul ventennio berlusconiano e tutta la sua allegra banda di ballerine di terza fila. Perchè se su acqua e nucleare potrebbe avanzare gli alibi del sentimento popolare scosso dai fatti di Fukushima e il solito balletto sui comunisti brutti,sporchi e cattivi, sul legittimo impedimento non avrebbe via d'uscita; sarebbe un calcio nel culo ben assestato alla sua persona, anche perchè è l'unico delle cariche coinvolte che ne ha usufruito, e ne usufruisce pienamente e senza vergogna per sfuggire ai processi. In realtà diventa un sì politico a tutti gli effetti, ovvero un segnale preciso contro il Cavaliere Mascarato, anche perchè in realtà la legge sul legittimo impedimento è già stata svuotata dalla Corte Costituzionale Il comma tre e quattro dell'articolo uno sono stati dichiarata illegittimi dalla sentenza della Corte costituzionale numero 23 del 13 gennaio 2011. E' stata cancellata la parte più odiosa, in particolare il comma 4 tendeva a far rientrare dalla finestra ciò che già era stato fatto uscire dalla porta dalla Corte costituzionale e cioè la disciplina della sospensione del processo per le alte cariche dello stato. Non è possibile creare prerogative che rendano il Presidente del Consiglio e i ministri differenti dagli altri cittadini se non attraverso una legge costituzionale, cioè affrontando un dibattito parlamentare complesso. ( http://www.radicali.it/contenuto/referendum-sul-legittimo-impedimento-un-s-politico-contro-una-legge-incostituzionale) La Corte Costituzionale ha fatto notare che si andava sostanzialmente ad imporre al giudice del processo il rinvio dell'udienza in relazione a qualsiasi tipo di attività connessa alle funzioni di governo senza che queste attività siano specificatamente individuate o analizzate ma in base ad una norma estremante generica. La Corte Costituzionale ha detto che al giudice rimane riservata la possibilità di andare a valutare caso per caso quale compito il Presidente del Consiglio deve andare a svolgere quando c'è l'udienza. E' onere del Presidente del Consiglio specificare quale attività deve compiere.
Quindi per quanto riguarda i processi in corso o futuri del Cainano non cambierebbe nulla ( anche perchè si tratta di una legge transitoria con scadenza a ottobre 2011 e che dovrebbe essre prolungata dal parlamento, ma comunque dopo l'intervento della corte costituzionale è di fatto inutile al premier) si tratta di affermare una volontà politica al concetto di giustizia e paritarietà nel giudizio. Si tratta di strappare la foglia di fico e far vedere il re nudo. Fargli capire che non siamo più disposti ad accettare passivamente ogni sua porcata in tema di giudici e processi. Che stiamo da una parte sola: quella della giustizia.
0 commenti for "Legittimo impedimento: le ragioni di un sì"