Aldrovandi, confermate condanne agenti
Confermate in appello le condanne per i quattro poliziotti accusati della morte di Federico Aldrovandi, morto nel 2005 durante un controllo di polizia a Ferrara. Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri erano stati condannati in primo grado a tre anni e sei mesi. 'E' una sentenza giusta - commenta Patrizia Moretti, madre della vittima - che non poteva che essere confermata'. In aula anche le sorelle di Stefano Cucchi e Giuseppe Uva: 'siamo coinvolti nelle stesse tragedie'.
Il procuratore generale Miranda Brambace aveva chiesto la conferma di tutte le condanne di primo grado, chiedendo anche che agli agenti non venissero concesse le attenuanti generiche. Tesi ribadita anche dall'avvocato di parte civile, Fabio Anselmo. La difesa aveva invece ribadito la richiesta di assoluzione.
L'accusa è di aver ecceduto nel loro intervento, di non aver raccolto le richieste di aiuto del ragazzo, di aver infierito su di lui in una colluttazione usando i manganelli che poi si sono rotti. E dopo aver ammanettato il giovane a pancia in giù con le mani dietro la schiena, secondo i consulenti, avrebbero causato un'asfissia posturale. Secondo il cardiopatologo dell'Università di Padova, il professor Thiene, il cuore del giovane 18enne avrebbe subito un arresto dopo aver ricevuto un colpo violento.
L'omicidio del giovane avvenne la mattina del 25 settembre 2005 in via dell'Ippodromo a Ferrara dove venne fermato da una pattuglia della polizia. Il ragazzo stava tornando a casa dopo aver passato la notte con alcuni amici a Bologna. Secondo la difesa, il ragazzo avrebbe aggredito i poliziotti mostrando evidenti segni di squilibrio e sarebbe morto all'improvviso mentre cercavano di fermarlo a causa dell'assunzione di droga. Secondo l'accusa, invece, venne ucciso da un colpo inferto da uno degli agenti accusati di eccesso colposo in omicidio colposo. (sgt pepper)
Fonti: Indymedia, Ansa,Adn,web
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