Strage di civili a Tripoli

Image via Wikipedia Il comandante dell'Operazione Unified Protector, il generale Charles Bouchard, ha detto che l'attacco «comprometterà notevolmente le capacità delle forze                                             del regime di portare avanti le loro barbare aggressioni contro il popolo libico». Queste le parole dopo la strage di civili ( 19 persone tra cui 8 bambini) avvenuta durante il bombardamento di Sorman a settanta chilometri circa da Tripoli. Gli aerei che hanno bombardato il paese sono partiti da basi italiane. Come la morte di otto bambini possa compromettere la forza del regime è un mistero.
Quello che non è più un mistero è il fatto che ancora una volta si maschera una guerra imperialista e colonizzatrice come una missione di pace e libertà. Quella che è stata spacciata come una guerra lampo, come se si stesse parlando di una siringa indolore si sta rivelando una continua strage in cui il cattivo si fa riprendere mentre gioca a scacchi e i buoni muoiono sotto le bombe amiche. I media si sono stancati presto dell'ennesima guerra e non ne parlano quasi più, tacendo soprattutto sui danni collaterali. Opposizione e governo sono appiattite sulle stesse posizioni guerrafondaie e così tutto passa, anche il fatto che la morte di otto bambini, sia un eroico atto che comprometterà le forze libiche

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