Repubblichini e partigiani: non è la stessa cosa!
Image via WikipediaGli ineffabili ominidi della libertà su cauzione hanno partorito un'altra idea geniale della quale si sentiva sicuramente la mancanza in questo periodo di crisi per il paese e dopo la batosta elettorale: equiparare i partigiani ai repubblichini di Salò. In sintesi si vorrebbe che i fondi per le associazioni degli ex combattenti venissero devoluti anche agli ex fascisti di Salò e che si affidi al Ministero un compito di vigilanza non solo sulla legittimità degli statuti delle associazioni , ma anche sulle loro attività. E qui il centrosinistra vi ha visto la volontà di sottoporre a controllo l'Anpi, cioè l'Associazione nazionale partigiani.
Per tornare al primo punto il testo parla di " belligeranti" in maniera generica e non di " legittimamente belligeranti" includendo di fatto gli aderenti alla Repubblica Sociale. La cosa può sembrare a prima vista insignificante, una semplice dimenticanza o una leggerezza, ma non è così, non è così perchè si inquadra in uno stillicidio di affermazioni, leggi, polemiche, delegittimazioni e revisionismo storico che hanno caratterizzato questi ultimi anni. Questo clima di revisionismo ha portato ad inquadrare la figura di Mussolini, nella versione spacciata dai fascisti al governo, come quella di un buon padre di famiglia, amante focoso e insaziabile, grande condottiero e statista di grande levatura. Il tutto ripetuto come un mantra, destrutturando e stravolgendo fatti storici e derubricando omicidi e stragi a " errori". Nessuno lo ricorda più, ma Mussolini ed il fascismo, sono i responsabili dei campi di concentramento libici,dell'uso di armi chimiche in Abissinia ( bombardamenti con iprite), sono i geni che hanno attaccato i francesi con i tedeschi già sul suolo parigino e poi, l'aggressione alla Grecia, la politica di occupazione in Jugoslavia con migliaia di morti, la campagna di Russia accanto ai nazisti,l'aver mandato a morte migliaia di ebrei italiani ad Auschwitz, per poi scappare lasciando l'Italia alle sue macerie ed ai suoi morti. Come dimenticare gli omicidi per mano fascista di Matteotti, Gramsci,Gobetti, Amendola, Rosselli. Le spedizioni punitive contro esponenti del clero scomodi come Don Sturzo o Piergiorgio Frassati. Si cerca di far passare il ventennio come un periodo in cui tutti erano fascisti, ma questo è ben lontano dall'essere vero; gli oltre trentamila antifascisti passati per i tribunali speciali ne sono una prova, gli operai, i contadini, gli studenti. Non possiamo passare una mano di bianco sulla storia e far finta che non sia successo nulla. A questa destra farebbe comodo, anche perchè, in questa destra di sani principi ma facili costumi, il fascismo non è mai passato di moda. Abbiamo ministri, sindaci, presidenti di regione che fanno del loro essere fascisti un punto d'onore e non una macchia vergognosa per loro e per il paese che rappresentano indegnamente. Il fascismo non può essere considerato un valore, l'antifascismo sì. Non lo dico io lo dice la storia, quella vera.
Fonti: Ansa,web,Corriere della Sera, ANPI
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