io le adoro
spesso vado a stendere il bucato nella terrazza condominiale al sesto piano, mi piace, prendo il sole, c’è sempre una bella arietta, mi godo il panorama: da una parte la mia città…e più in là, so che c’è la bella venezia …e mi pare di vederla!dall’altra, nelle giornate terse, vedo nitido il montello e più in fondo le prealpi, il sole spesso fa brillare la neve sulle vette…aspetto il rombo degli aerei in decollo dall’aeroporto che, in linea d’aria non è poi così lontano, per seguirli, li accompagno con lo sguardo per quanto posso, faccio il conto delle gru che si scagliano al cielo, ma lo perdo sempre perché sono tante ed immancabilmente mi ritrovo a chiedermi chi cavolo avrà bisogno di tutte quelle case se c’è la crisi, se sono sempre più quelle sfitte e chiuse e chi andrà a riempire l’ennesimo centro commerciale, con le sue finte piazzette, i suoi finti porticati, le sue finte panchine con le sue finte fontanelle…finte perché sono una brutta copia di cose vere e vive, così brutta che persino le famiglie, i bambini, i gruppi di ragazzi, che si spostano da un negozio all’altro…sono finti…
ma in questo periodo non ho occhi che per loro, le rondini.
io le adoro…
…e volano come pazze e si rincorrono, si sfiorano, si sfidano, lanciano i loro richiami che mi riempiono di allegria, perché quelle, volano per divertirsi! non ditemi quanti chili di insetti si pappano, non ditemi che lo fanno per riempirsi lo stomaco, per acchiappare la zanzarina non c’è bisogno di evoluzioni del genere.
ieri ce n’erano tre che hanno attirato particolarmente la mia attenzione, volavano da …pazze, pazze per la gioia che dava loro il volo, si sfioravano a folle velocità e viravano all’ultimo momento quando ormai niente le separava, senza, apparentemente, aver mosso una penna e poi ancora vicine, ora con veloci colpi d’ala su, in alto, ancora e ancora..e poi la follia…giù, tutte e tre come proiettili, in verticale, piccoli pazzi bolidi sfreccianti verso terra, ma con che meravigliosa spavalda eleganza, a pochi metri dal terreno, cambiano ancora rotta, all’unisono eccole riassestarsi in un volo orizzontale, ma per poco, un paio di giri gioiosi e poi su, ancora tutte e tre, per dividersi all’improvviso, come un’esplosione, una per parte, verso il montello, verso venezia, verso le gru…sì, le adoro
è con uno sforzo di volontà che mi allontano e torno in casa, sono allegra e con un sorriso butto il sugo, ormai carbonizzato e comincio a pelare altri pomodori….
dru
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